lunedì 30 maggio 2011

riflessioni....di fine maggio

Prendo spunto dalla recente chiusura, ad opera dei Nas, del lab. pasticceria/gelateria del più importante bar del centro storico della mia città per fare alcune riflessioni.

Prima riflessione:ogni tanto qualcosa si muove; un locale storico ed importante, alla vigilia dei festeggiamenti in onore del santo patrono della città, viene sanzionato in maniera drastica, e privato delle funzionalità del reparto gelateria pasticceria. I regolamenti esistono (Reg. 852/04 e le varie norme regionali) ma evidentemente si eludono o ignorano, ma perché solo quando si muovono i NAS si prendono provvedimenti? E il ruolo delle ASL? E da quanto tempo queste carenze igienico sanitarie esistevano?

Seconda riflessione: l’attuale evoluzione delle normative igienico sanitarie in ambito alimentare demanda le responsabilità di una corretta gestione delle attività connesse anche alla salute dei consumatori all’operatore settore alimentare (OSA), quindi sostanzialmente al titolare dell’attività ed ai suoi collaboratori. Al di là delle ricadute amministrative (sanzioni) , eventualmente penali e commerciali (cattiva promozione della propria immagine e perdita dei clienti) quanta formazione, etica e professionalità c’è (o non c’è) in coloro che manipolano gli alimenti e ce li somministrano? Mi vien da pensare poca…..eppure ufficialmente sono tutti formati e coscienti dei rischi, e ciascuno si ritiene il migliore!!

Terza riflessione: quante volte vi è capitato di andare in un locale (pub, pizzeria, ristorante) e tornare a casa con gli abiti maleodoranti…..???? A me diverse volte, ed in diversi locali. Eppure tra i requisiti del Reg. 852/04 si trova: “Si deve assicurare una corretta aerazione meccanica o naturale, evitando il flusso meccanico di aria da una zona contaminata verso una zona pulita. I sistemi di aerazione devono essere tali da consentire un accesso agevole ai filtri e alle altre parti che devono essere pulite o sostituite.”

Ultima riflessione: se è sufficiente andare nel centro storico di una città capoluogo di regione per scoprire mancanze di carattere igienico sanitario, cosa accadrebbe se i controlli fossero più intensi ed estesi anche a locali in periferia? Quanto possiamo star tranquilli nel mangiare un gelato, un piatto freddo in trattoria, del pesce in un ristorante, o dei pasticcini nella pasticceria sotto casa? E cosa rischiamo veramente?

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